Psicomagia,“Che tu abbia o non abbia fede (nell’atto ‘magico’da compiere per ottenere un risultato psicoterapeutico), devi avere la volontà di seguire alla lettera le istruzioni (prescritte dallo ‘psicomago’)”.
Per risolvere un problema non basta identificarlo
Non serve a niente essere consapevoli se non si passa all’azione. “La gente desidera smettere di soffrire, è vero, ma non è disposta a pagarne il prezzo, a cambiare, a cessare di definirsi in funzione delle sue adorate sofferenze”.
Per vincere questa sorta di inerzia
Serve assumersi la responsabilità di realizzare un’azione concreta, in grado di scardinare abitudini, automatismi e coazioni a ripetere: l’atto psicomagico diventa il mezzo per trasformare la consapevolezza conscia in un comando dato all’inconscio, perché solo la “collaborazione” dell’inconscio può guarire i nostri “blocchi” psichici.
Jodorowsky
Ci racconta molti esempi di atto Psicomagia, riporto il seguente perché è uno dei più brevi.
“Un ragazzo si lamenta di ‘vivere tra le nuvole’, di non riuscire a ‘tenere i piedi per terra’ né ad ‘avanzare’ verso un’indipendenza economica. Prendo le sue parole alla lettera e gli propongo di trovare due monete d’oro e di incollarle alle suole delle scarpe, perché calpesti oro tutto il giorno. A partire da quel momento, scende dalle nuvole, mette i piedi per terra e comincia a camminare… In questo atto mi sono servito addirittura delle parole usate dal mio paziente.”
In conclusione
la Psicomagia parte dall’assunto che nessuna presa di coscienza di noi stessi vale a cambiarci a meno che non si sostanzi in un’agire concreto. Più o meno quel che comprese Freud quando prese atto che, a differenze delle sue prime supposizioni, per rimuovere una nevrosi (abreazione) non bastava rendere consapevole il paziente del trauma da cui s’era originata. Si tratta di un concetto implicito nel pensiero magico dello sciamanesimo, che opera proprio tramite riti che parlano direttamente “ai nostri dei”.
Al pari dello sciamano uno psicomago prescrive un rito che usa il linguaggio simbolico dell’inconscio per comunicare direttamente con esso, superando e vincendo le censure e le resistenze della nostra parte conscia.
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Psicomagia
Psicomagia
Psicomagia,“Che tu abbia o non abbia fede (nell’atto ‘magico’ da compiere per ottenere un risultato psicoterapeutico), devi avere la volontà di seguire alla lettera le istruzioni (prescritte dallo ‘psicomago’)”.
Per risolvere un problema non basta identificarlo
Non serve a niente essere consapevoli se non si passa all’azione. “La gente desidera smettere di soffrire, è vero, ma non è disposta a pagarne il prezzo, a cambiare, a cessare di definirsi in funzione delle sue adorate sofferenze”.
Per vincere questa sorta di inerzia
Serve assumersi la responsabilità di realizzare un’azione concreta, in grado di scardinare abitudini, automatismi e coazioni a ripetere: l’atto psicomagico diventa il mezzo per trasformare la consapevolezza conscia in un comando dato all’inconscio, perché solo la “collaborazione” dell’inconscio può guarire i nostri “blocchi” psichici.
Jodorowsky
Ci racconta molti esempi di atto Psicomagia, riporto il seguente perché è uno dei più brevi.
“Un ragazzo si lamenta di ‘vivere tra le nuvole’, di non riuscire a ‘tenere i piedi per terra’ né ad ‘avanzare’ verso un’indipendenza economica. Prendo le sue parole alla lettera e gli propongo di trovare due monete d’oro e di incollarle alle suole delle scarpe, perché calpesti oro tutto il giorno. A partire da quel momento, scende dalle nuvole, mette i piedi per terra e comincia a camminare… In questo atto mi sono servito addirittura delle parole usate dal mio paziente.”
In conclusione
la Psicomagia parte dall’assunto che nessuna presa di coscienza di noi stessi vale a cambiarci a meno che non si sostanzi in un’agire concreto. Più o meno quel che comprese Freud quando prese atto che, a differenze delle sue prime supposizioni, per rimuovere una nevrosi (abreazione) non bastava rendere consapevole il paziente del trauma da cui s’era originata. Si tratta di un concetto implicito nel pensiero magico dello sciamanesimo, che opera proprio tramite riti che parlano direttamente “ai nostri dei”.
Al pari dello sciamano uno psicomago prescrive un rito che usa il linguaggio simbolico dell’inconscio per comunicare direttamente con esso, superando e vincendo le censure e le resistenze della nostra parte conscia.
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